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Precauzioni...per evitare il morso...o dopo...

Fauna delle Dolomiti > Rettili > La Vipera
Morso della Vipera

Non sono molti i casi di morsi e ancora meno i decessi, la vipera è un animale che generalmente tende a fuggire in caso di pericolo. L’avvelenamento, in persone sane, raramente ha esiti mortali. Il morso di questo rettile presenta due forellini distanti circa 1 cm (può capitare anche solo uno se l’animale ha perso un dente), si presenta arrossamento cutaneo, gonfiore, formicolio, dolore, cianosi (colore bluastro della cute), con crampi più o meno forti. Dopo 30 minuti 1 ora si possono manifestare, vertigini, calo della temperatura, mal di testa cali di pressione, tachicardia, diarrea, vomito e difficoltà respiratorie.
COSA FARE: chiamare subito il 112, in modo da trasportare il paziente in una struttura ospedaliera; mantenere il più possibile la calma, in quanto uno stato di agitazione causa l’accelerazione del battito cardiaco e quindi la rapida diffusione del veleno. È consigliato il lavaggio della ferita con acqua ossigenata, permangano di potassio o con semplice acqua: questa operazione favorisce l’eliminazione parziale del veleno che è idrosolubile. Evitare le disinfezioni con alcool o sostanze alcoliche, in quanto il veleno della vipera a contatto con l’alcool può condurre alla formazione di composti tossici. È buona precauzione, se il morso interessa gli arti superiori , sfilare anelli, bracciali o orologi; si può applicare una garza non troppo stretta, che rallenti i vasi linfatici (troppo stretta rallenterebbe i vasi sanguigni e non è consigliato) in modo da limitare la diffusione del veleno; possibilmente immobilizzare l’arto con una stecca, si tratta di operazioni che richiedono una certa perizia ma, se eseguite correttamente, contribuiscono ad un effetto di vasocostrizione che rallenta la diffusione del veleno.
COSA NON FARE: evitare assolutamente di bere alcolici; non succhiare il sangue dalla ferita, in quanto è facilissimo che il soccorritore assuma a sua volta il veleno attraverso micro ferita all’interno della bocca. Assolutamente non incidere la ferita. Anche il celebre siero antivipera non è assolutamente da prende re in considerazione: in quanto può provocare shock anafilattico, inoltre è evidente che portare il siero nello zaino per ore e chissà per quante escursioni può provocare il suo deterioramento. Secondo i manuali di pronto soccorso della Croce Rossa Italiana è più alta la mortalità per shock anafilattico da uso del siero antivipera (superiore al 3%) che non la mortalità per morso di vipera (1-2 %).
COME EVITARE IL MORSO: indossare calzini grossi di lana e scarponi con caviglia alta (evitare nel modo più assoluto sandali e ciabatte, anche in prossimità di Rifugi), se ci si addentra il erba fitta e pietraie cercare con un bastone di battere a terra; prestare molta attenzione prma di mettere le mani a terra, sui sassi e anche sui mughi. Prestare molta attenzione mentre si cammina, cercando di guardare a terra, in particolare il giornate molto calde. Evitare di mettere le mani in anfratti rocciosi, sterpaglie e cataste di legna. Nella nostra zona in muri sono fatti si sassi a secco “masiere” e spesso sono ottime tane per le Vipere.
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