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Torre Venezia

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Via Andrich Faé
“Bellissima Via per la parete sud-ovest”

Questa Via è stata aperta da A. Andrich e E. Faé il 17 agosto 1934, essa segue lo spigolo sud-ovest e porta un dislivello di 245 metri mentre lo sviluppo è di 315 la roccia è ottima. Vi ci si può accedere dal Rifugio Vazzoler , si sale lungo la stradina e lo seguiamo fino alle Case Favretti da qui si abbandona il sentiero principale per seguire a destra un sentierino che ci porta sotto la parete Nord della Torre Venezia, si punta all’attacco della Castiglioni e con un attraversata verso destra lungo una cengia si arriva all’inizio della Via (un passaggio delicato verso la fine della attraversata):


40m (5°+, 5°, 4°+). Salire per fessura fino ad un tetto e poi a destra fino ad una nicchia. Ancora a destra e poi in obliquo nella medesima direzione fino alla cengia.

30M (5°, 4°). Si sale lungo la fessura e poi su per parete fino ad un terrazzo in obliquo a sinistra fino ad una cengia.
45M (5°+, 5°, 4°+). Si supera la parete con roccia buona, obliquando a sinistra. Si supera uno strapiombo e si arriva ad un terrazzo. Si continua a salire per fessura evitando a sinistra uno strapiombo.

45M (4°+). Proseguire verticalmente su roccia compatta e verticale per 30 metri. poi leggermente a destra si raggiunge una larga cengia.

30M (0°, 1°). Si percorre la cengia a destra.

24M (3°, 4°). Si arrampica in obliqua verso destra fino a raggiungere lo spigolo del diedro all’inizio di una fessurina.

40M (5°, 5°+). Tiro chiave. Si sale la fessurina per 3 metri, fin sotto uno strapiombo. Si traversa a sinistra 3 metri e si sale verticalmente. poi dopo aver raggiunto un terrazzino continuare l'ascesa a destra e poi in obliquo a sinistra fino alla cima di un pilastrino.

30M (4°+, 5°). Salire lungo il fondo del diedro fino a d arrivare ad un buon pf.

35M (4°+, 4°). Da un pilastrino si segue il diedro fin sotto il tetto che lo chiude; attraversare a sinistra e, si continua verticalmente fino alla grande cengia sotto la vetta.

100M (1°, 2°). Per traccia di sentiero si sale in obliquo a destra e si raggiunge per facili rocce la cima.


La discesa con uno sviluppo di 600 metri, ci si impiegano 2 ore, con difficoltà si: 1°, 2°, 3° e una corda doppia di 16 metri. Si segue la via normale in senso inverso, dalla vetta si scende dapprima verso sud, su rocce in parte coperte da detriti, e poi obliquamente a destra, in direzione ovest, fino alla grande cengia detritica, circa 50 metri sotto la  cima della Torre (passaggi di 1°). Per il sentiero poco segnato, seguendo la cengia, si aggira verso destra (idr) la parte terminale della Torre fino a giungere, sul versante nord, in corrispondenza di una fessura che solca l’intera parete sovrastante. Dopo 10 metri si devia a sinistra (idr.) verso l’orlo della grande cengia fino a qui seguita e con discesa obliqua a destra (idr.) su roccia gradinata, si arriva in corrispondenza di 1 chiodo. Da qui con una doppia di 16 metri si arriva ad un comodo terrazzino, lo si attraversa verso sinistra per 3 metri e si scende per due successivi salti di roccia (1°, 2°). Con una attraversata in discesa verso sinistra (ometti), su una zona di parete caratterizzata da su una serie di gradoni (1°, 2°) si raggiunge la sommità di un camino, si scende il camino per circa 10 metri (2°) si attraversa a destra, si scende la roccia a gradoni (segni di passaggio, ometti) e si arriva su una piccola terrazza. Dal suo orlo destro (idr.) si scende verticalmente su parete (20m. 3° o corda doppia con chiodi e fettucce gia sul posto). Si giunge a questo punto al termine superiore di un canale-diedro della parete Nord della Torre Venezia, che si segue in discesa (40m. 2°, 2°+, un passaggio di 3°) fino ad un allargamento detritico, poco ripido. Si continua la discesa tra la parete di destra (idr.) e un grosso masso incastrato, si arriva, sotto un masso in una nicchia; si attraversa quindi sulla parte verso destra per 3 metri di 2° e poi si scende verticalmente (6m. 2°, 3°) fino ad una cengia, seguendo questa verso destra (passaggio delicato) si raggiunge la forcella, compresa tra la parete est della Torre e un grande spuntone staccato. Dopo aver attraversato la forcella si prosegue verso destra seguendo un’altra cengia (tracce, ometti, passaggi di 1°), fino a giungere in corrispondenza di uno sperone e poi si discende a sinistra (idr.) su facili salti di roccia (passaggi di 1°) e in un caminetto (3m. 2°). Si attraversa verso destra su un sentiero, fino ad un allargamento detritico del canalone che separa la Torre Venezia e la Torre delle Mede. Si segue questo canalone che subito si fa più stretto, si superano in discesa delle rocce rossastre (1°) e dopo un tratto detritico, un altro salto (2°); camminando sul fondo detritico si arriva sopra ad un grande masso incastrato sull’orlo di un terzo salto del canalone. Si discende per 3 metri tra la parete di sinistra (idr.) e il masso incastrato e si attraversa verso destra, seguendo una cornice (3m. 2°, 3°), si scende verticalmente (5m. 3°) su una parete levigata e di solito bagnata nella parte inferiore, fino alla base del salto, si segue il canalone, senza difficoltà, fino ad un altro masso incastrato; si scende ora tra quest’ultimo  e la parete di destra (idr.) e poi su una aretina di roccia bianca, compatta e levigata dall’acqua (2°). Da qui fino al Rifugio Vazzoler, la discesa se pur ripida non presenta alcuna difficoltà. Si continua a scendere il canalone fin dove sarebbe possibile abbandonarlo sulla sinistra (idr) aggirando la base della Torre delle Mede. Si esce dal canalone verso destra (idr.) salendo per 2 metri e si prosegue quasi in quota, verso sud, alla base di uno sperone orientale alla Torre Venezia, si scende una piccola conca (tracce, ometti), con erba e mughi, si passa a destra (idr.) di un grosso masso e si prosegue in discesa obliqua a sinistra (idr.) su ripido pendio detritico, in direzione della cresta di un dosso con mughi ed erba; per il sentiero poico segnato si segue la disesa della cresta fino a raggiungere la mulattiera; si va a sinistra (idr.) e percorrendo il breve tratto terminale del suddetto itinerario, si raggiunge il Rifugio Vazzoler (dislivello totale di 623 metri , tempo impiegato per la discesa 2.20 ore).
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