La centrale di Listolade
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La
centrale di Listolade venne costruita nel 1937 dalla S.A.D.E.
(Società Adriatica di Elettricità), la stessa che fece costruire la
diga del Vajont con i retroscena che tutti noi conosciamo. È
collocata sulla destra orografica del Torrente Cordevole, in località
“Scalon”. Questa centrale venne costruita per dare energia
elettrica, per la realizzazione del tunnel nella roccia nei tratti
Cencenighe-Val Corpassa e Val Corpassa-Agordo della rete idrica
costruita per volere della stessa S.A.D.E. che porta l'acqua per
alimentare le turbine della centrale di Bries; nonché per la
costruzione della diga sulla Corpassa che imbriglia le sue acque. La
roccia sbriciolata dell'operazione di scavo dei tunnel è stata
scaricata nella parte alta del pianoro erboso denominato “Forn”,
sulla destra orografica della Val Corpassa. La centrale è posta
sulla destra idrografica del Torrente Cordevole, appena a sud, verso
Taibon, in località SotoPian. La centrale veniva alimentata
dall’acqua del Torrente Cordevole, raccolta mediante una chiusa in
località “la Ciusa” (ovvero Chiusa, nome che non si riferisce a
questa chiusa, bensì il confine tra gli antichi Comuni di Sotto e
Soprachiusa) ad un altitudine di 684,42m s.l.m. (Fig.1), veniva
quindi trasportata per mezzo di un tubo di sezione quadrata (Fig.3),
con misure 1.60m x 1.40m, costituito di travi di legno, con una
portata di 2.23 m/sec. Il canale era posto su di un tracciato largo
2.30m, il quale arrivava sino alla vasca di carico (Fig.2) posta
sopra alla centrale ad una quota di 681,87m s.l.m, dopo aver percorso
1128m con un dislivello minimo di 3m, per un inclinazione di 0.15°.
L’unico inconveniente di tutto il tracciato era presentato dalla
Val del Gaf, sulla quale per scavalcarla venne costruito un ponte
(Fig.4). L’acqua raccolta nella vasca di carico veniva portata
mediante una condotta forzata alla turbina ad una quota di 657,00m
s.l.m, dopo un salto di 26,35m (Fig.2). L'Acqua quindi veniva
scaricata nel Torrente Cordevole ad una quota di 652m s.l.m. Ai
giorni nostri non restano altro che quattro mura con enormi
finestroni, e gli impianti di carico e deviazione dell’acqua, tutto
avvolto da una fitta boscaglia. Nel tratto dove passava la condotta
si può notare chiaramente il “tracciato” ben spianato ancora
oggi.
Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
L'opera di Presa nei pressi della "Ciusa"
La Vasca di carico in Località "Scalon"
A | Sezione trasversale del canale | m2 | 2.24 |
C | Coefficente di scabrezza* | m | 4.40 |
R | 0.51 | ||
i | Pendenza canale | 0.0025 | |
V | Velocità dell'acqua | m/sec | 2.23 |
Q | Portata | mc/sec | 5.00 |
* Scabrezza: Nelle costruzioni idrauliche, l'attitudine di un condotto a presentare resistenza al moto dell'acqua per attrito lungo le pareti.
I resti del ponte che attraversava il Cordevole
Bibiografia:
Planimetrie della Centrale e del percorso: Orsolin Fabrizio
Testi: Dell'Agnola Silvio in collaborazione con Benvegnù Nella
Foto: scattate da Dell'Agnola Silvio