Centrale Idroelettrica
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Il complesso idroelettrico non comprende soltanto l’edificio della centrale, ma anche tutte le opere di raccolta e restituzione dell’acqua. Questa viene raccolta mediante un opera di sbarramento dell’alveo del corso d’acqua a monte, questa è composta da una traversa di deviazione o una diga, questo per consentire l’accumulo delle portate naturali; solitamente l’opera di presa è fornita, di uno sfioratoio , per permettere all’acqua in eccesso do fuori uscire dal bacino, e una o più paratoie di scarico per consentire la pulizia ed evitare l’interramento nella diga. L’acqua viene raccolta dal bacino per mezzo di una o più paratoia di presa, che possono essere seguite da una vasca di calma per la sedimentazione dei detriti trasportati dalla corrente. Da qui prosegue un canale di derivazione, che può essere in tutto o in parte in galleria, l’acqua giunge quindi alla vasca di carico, solitamente dotata di organi di scarico. Dalla vasca di carico si staccano una o più condotte forzate che convogliano l’acqua alle turbine idrauliche, poste nell’edificio della centrale. Queste turbine sono organi meccanici che trasformano la forza dell’acqua in forza motrice rotatoria. Le turbine possono essere generalmente di tre tipi, in base al tipo di pale: Pel ton, Francio e Kaplan. Il movimento della turbina viene trasmesso attraverso un albero all’alternatore, questo crea l’energia. L’acqua in uscita dalla turbina viene restituita al fiume (esistono centrali che di giorno producono energia e di notte pompano l’acqua al bacino originale utilizzando una pompa). La potenza ottenibile da un gruppo: turbina-alternatore è espressa dalla seguente relazione:
P=η x 9.81 Q x H → Dove: P= potenza espressa in Kw; η= rendimento del gruppo di produzione turbina-generatore; Q= portata d’acqua espressa in M3/s; H= salto motore netto espresso in metri.
Disegni eseguiti da Dell'Agnola Silvio
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http://www.rosarioberardi.it/sitoberardi/energia.htm