Turbina Pelton
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La turbina Pelton venne creata da Lester Allan Pel ton nel 1879. Viene utilizzata in condizioni di grandi salti (tra i 300 e i 1400 metri) e piccole portate (50m3/s), si adopera quindi in bacini idrici alpini. Dall’invaso di monte l’acqua viene convogliata verso la centrale con delle condotte forzate. La portata d’acqua viene fatta impattare sulle pale della turbina grazie a degli ugelli, che possono variare da 1 a 6-8. la portata può essere modificata grazie alla spina Doble che riduce al minimo le perdite di attrito al momento in cui viene ostruita la parte della sezione di passaggio, inoltre variando la posizione assiale della spina Doble si varia la sezione anulare di passaggio e quindi la portata. Ne consegue una regolazione della potenza fornita dalla macchina. Per variazioni brusche di portata si fa ricorso al tegolo deviatore, tale organo devia il getto d’acqua ed impedisce che questa colpisca la ruota cedendone la potenza. Questo tipologia di turbina è composta da una serie di pale poste in modo radiale sul suo diametro, queste pale hanno la forma di cucchiai doppi, appaiati, tra i quali si trova un tagliente che divide a metà il getto, per farlo uscire ai lati sottoforma di due getti distinti e equilibrandone la spinta sui due lati della turbina. La turbina è ovviamente racchiusa all’interno di una cassa metallica.