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Cima della Busazza

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Via Rudatis Videsott
Parete sud-ovest della Cima Busazza un impresa per Rudatis e Videsott


Questa via è stata aperta da Domenico Rudatis e Renzo Videsott il 19 agosto 1930, lunga la spettacolare parete Sud-Ovest della Cima Busazza con un dislivello di 880m. e uno sviluppo di 1445m. grandiosa ascensione in piena parete sulla quale si sale grazie a delle fessure, canali-camini e canaloni di roccia. Vero colosso del Gruppo della Civetta, la Busazza precipita con la sua immane muraglia per 1100 metri sulla Valle dei Cantoni e ha presentato da sempre il massimo dell’ardire alpinistico; fu salita per la prima volta per il facile versante orientale da: P.Hubel e A. Oberbauser il 3 agosto 1903. Vi ci si accede dal rifugio Vazzoler (tel.0437/660008) sul Col Negro di Pelsa, seguendo la stradina si raggiunge la Valle dei Cantoni, la si attraversa e quindi si raggiunge agevolmente la base della parete (min. 45). L’attacco è nel punto più basso della parete a sinistra del quel piccolo cono di detriti, con mughi nella sua parte inferiore, che si trova a circa a 150m. a sinistra della base del grande camino che solca la parete sud-ovest nel mezzo. Tutti i posti di fermata sono molti buoni; la roccia è ovunque salda e tranne che nella parte superiore del canalone:


1.   25m. (3°) dalla sommità del cono detritico si sale dapprima obliquamente verso sinistra x venti metri e poi verticalmente.

2.   35m. (3° e passaggi 3°+) si sale si parete fino a raggiungere una cengia erbosa.

3.   100m. (3° e passaggi 3°+) si sale su parete, obliquando leggermente verso destra fino alla sommità di uno sperone

4.   30m. (3°+) si sale verticalmente sulla parete a sinistra del grande camino e si raggiunge una cengia detritica.

5.   30m. (1°) si attraversa orizzontalmente a sinistra fino ad un canale, in cui si entra.

6.   30m. (2°, 3°) si esce dal canale verso sinistra, aggirando uno spigolo e con salita obliqua a sinistra, si raggiunge il lungo camino ben visibile dal basso che sale obliquamente da destra verso sinistra.

7.   210m. (3°) si sale tutto il camino con sette lunghezze di corde di 30 metri ciascuna (4°+ nella 4 lunghezza per 3 metri)

8.   30m. (3°, 0°, 2°) saliti per 2 metri si aggira con una attraversata esposta a sinistra una costola (3°) e si continua ad attraversare su una cengia all’interno di una grande svasatura (15m. 0°). Si sale un camino (10m. 2°) e si raggiunge una zona gradinata e detritica che limita superiormente il primo terzo della parete.

9.    40m. (2°) in alto, a destra, sono visibili due camini situati a destra del grande strapiombo giallo della parete. Si sale su dei gradoni detritici in direzione del camino di destra.

10.    100m. (0°) si prosegue su una zona detritica, obliquando a sinistra, fino alla base del sudetto camino.

11.    40m. (2°) si sale il camino e si raggiunge una grande cengia senza detriti

12.    40m. (0°) si percorre la cengia verso destra, in leggera discesa fino alla base del grande canalone che caratteristica la parte mediana della parete

13.    30m. (2°, con dei passaggi di 3°) si sale per il canalone

14.   30m. (2°, con passaggi di 3°) si sale per il canalone, alla fine di questa parte ha inizio la variante della “finestra”

15.   30m. (2°, con passaggi di 3°) si continua a salire per il canalone fino ad un posto di fermata, 15m. sotto un masso incastrato. Sopra il masso il canalone è chiuso da uno strapiombo.

16.   17m. (4°,5°,5°-,3°) si attraversa orizzontalmente a sinistra sulla parete sinistra del canalone (2m. 4°) e si prosegue verticalmente seguendo un piccolo diedro: dapprima verticale (10m. 5°) poi un po’ inclinato (3m. 5°-) dalla fine del piccolo diedro si attraversa a destra (2m. 3°) e si arriva sopra al masso incastrato.

17.    30m. (2°+, 3°, 4°) si ritorna a sinistra, alla fine del diedro e si attraversa a sinistra su una cornice (10m. 2°+) fino al suo termine; con una attraversata esposta, verso sinistra. Si aggira un piastrino alto 1.5m. (2m. 3°) si sale su parete obliquamente leggermente verso sinistra fino ad un terrazzino (10m. 3°+, e due passaggi di 4°) posto di fermata ottimo con chiodi.

18.    20m. (2°) si sale obliquamente verso destra (2m. 2°) e poi si attraversa a destra su una cornice (18m. 2°) fino a rientrare nel fondo del canalone, normalmente innevato.

19.    340m. (1°, 2° con passaggi di 3°) si sale per il canalone con otto lunghezze di corda di circa 38m. ciascuna. Nei primi 100 metri si trova normalmente neve; la roccia è malsicura e friabile. Si raggiunge una forcelletta che separa un poderoso contrafforte della parete della Cima della Busazza. Da qui si vede più in basso la Torre Trieste.

20.    50m. (1°, 4°-, 3°, 3°+) dalla forcella si sale per 1 metro e si attraversa a sinistra (5m. 1°) fino alla base di un camino formato da una grossa la ma di roccia gialla e dalla parete, si sale il camino fino al suo termine (inizialmente 5m. di 4°-, poi 3°, 3°+ e la roccia è salda)

21.    50m. (0°, due passaggi di 1°) si attraversa sulla cengia verso sinistra. Posto di fermata alla base di un caminetto.

22.    22m. (4°-, 3°) si sale il caminetto (5m. 4°-) e con salita obliqua verso destra (3°) si raggiunge una terrazza detritica alla base del camino terminale.

23.    30m. (0°) si sale sulla terrazza detritica fino alla base del camino terminale

24.   15m. (3°, 4°) si sale dapprima su parete (5m. 3°) e poi in una strozzatura (2m. 4°+) si entra nel camino e lo si sale fino ad u posto di fermata (8m. 3°)

25.   20m. (3°, 3°+) si sale sul camino

26.   17m. (A1,4°+,3°+) si sale dapprima sulla parete strapiombante sinistra del camino (10m. A1) alla fine dello strapiombo, dove la parete è inclinata e si attraversa verso destra (4m. 4°+) fino al fondo del camino, si continua a salire fino ad un terrazzino (3m. 3°+)

27.    30m. (2°, 3°, con un passaggio di 3°+) si sale il camino che diventa colatoio.

28.   30m. (3°, 4°) si continua a salire per il colatoio e si raggiunge una  forcella della cresta sud-est, a sinistra di una torretta, e qui si è in cima alla Busazza.


Per la discesa, dalla forcella della cresta sud-est si scende su gradoni detritici e dopo 50 metri si scende per un caminetto di 2m (2°) e si prosegue su un ghiaione fino a raggiungere una traccia di sentiero; lo si segue verso nord; deviando verso destra si scende nel Van del Sasse e seguendo il sentiero si raggiunge il Pian dell Taie e da qui il Rifugia Vazzoler o scendendo per la Mussaia si arriva alla Capanna Trieste.
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