Ferrata degli Alleghesi
Montagne > Civetta > Civetta Nord
Dislivello: 1200m circa.
Tempo complessivo: 6-7 ore, 3-4 per la ferrata.
Difficoltà: percorso mi media difficoltà, tratti di I e II, molto lunga.
Accesso: dal Rifugio Coldai.
Punto di Partenza
Dai Piani di Pezzè si risale dapprima la pista da sci e poi lungo la stradina di ghiaia bianca che porta a Malga Pioda. Proseguendo per la strada sterrata e poi per sentiero n.566 si arriva in circa al rifugio Coldai (2132mt) si aggira il rifugio seguendo il Sentiero Tivan (N° 557) che in leggeri saliscendi porta inizialmente ad una forcella, sopra ai Torrioni delle Ziolere, e poi svoltando verso sinistra si sale lentamente un costone a tratti erboso a tratti roccioso attrezzato in alcuni punti con corde fisse fino ad una conca cosparsa di grossi massi,con grandiosa vista sul Civetta, sotto di noi lo “Spiz de Galina (2329m) si asseconda il sentiero sino ad una sella detta Schinal del Bech (2300mt) dove lo si lascia deviando verso destra come indicato su un grosso masso da una freccia rossa con scritta"Alleghesi".Come detto dalla sella si prosegue verso destra risalendo una conca detritica che ad inizio stagione risulta innevata e dopo un breve tratto attrezzato ed alcune facili roccette si arriva all'attacco della ferrata.
La Ferrata
L'inizio è verticale ed esposto ma attrezzato con pioli e scalini,superato questo primo salto verticale si traversa a sinistra per risalire ancora su staffe ed una successiva scaletta in ferro. La via,continuamente segnata in rosso,continua all'interno di un canalino,superando facili gradoni di roccia,al termine del quale una breve placchetta sposta lo sviluppo della via sulla sinistra;si ritorna all'interno di un altro canale anch'esso caratterizzato da gradoni di roccia e dove la corda si utilizza prevalentemente come corrimano. Dal canalino in questione si esce sul lato destro in breve ma ripida salita senza però mai eccedere nelle difficoltà vista l'abbondanza di appoggi,anzi spesso risulta facile e divertente la progressione in arrampicata. Si continua su facili roccette guadagnando quota fino ad un salto verticale dove,oltre alla fune,anche dei pioli in ferro aiutano a progredire uscendo finalmente dalla prima lunga serie di canali spesso in ombra che caratterizzano la ferrata fin dall'attacco e trovandosi a risalire in cresta a quota 2550mt su roccia inclinata a 45° girando le spalle alle stupende torri del Civetta. La cresta volge a sinistra,si risale traversando in diagonale ed in forte esposizione ma sempre in sicurezza grazie a fune ed una successione di pioli,si rientra a destra e si supera facilmente una breve placca verticale grazie ad una serie di staffe metalliche,un successivo tratto verticale diverte per la possibilità di arrampicare e porta ad una ampia cengia da dove,meteo permettendo,è possibile ammirare gran parte della Val Zoldana. Si percorre la cengia verso nord-ovest e si risale nuovamente per facili roccette di I° fino ad un pulpito panoramico dove è possibile prender fiato prima di riprendere in traversata su roccia povera di appigli ma ben attrezzata con pioli mentre una grossa freccia rossa indica la direzione della via anche se lo sviluppo è evidente. Rispetto all'attacco siamo a circa metà della ferrata e dopo vari canalini e tratti in cresta arriva il primo camino (2730mt) lungo ma ricco di staffe ,in uscita si traversa a sinistra per entrare in una nuova serie di canalini in ombra .In verticale verso la sommità della cresta nord a quota 2820mt si cammina su terreno detritico traversando poi a sinistra verso un nuovo canale attrezzato con cavo attorno al quale sono stati inseriti cilindretti metallici che ne aumentano la sicurezza. Superato il canale si giunge in cresta esposta a piombo sulla Nord-Ovest, prestare molta attenzione, la si attraversa per circa 3 metri; si prosegue sempre in cresta con alcune roccette non attrezzate e terrazzi detritici dove è necessaria attenzione per non provocare caduta massi e che ad inizio stagione (a volte anche i piena estate) è facile trovare ancora innevati. I tratti attrezzati non sono finiti ma ormai la vetta è vicina si superano ancora dei "massi di roccia" e la Punta Tissi (2992m) dove la fune è utilizzata esclusivamente per aggancio di sicurezza vista anche la stanchezza, si continua così sino al culmine della cresta e quindi alla Cima della Civetta (3220mt).
La Discesa
A pochi metri dalla croce di vetta una traccia segnata in rosso scende lungo il pendio est in direzione del rifugio Torrani di cui già si vede la struttura. A questo punto le possibilità sono due: si può scendere per la Ferrata Tissi, raggiungendo il Van delle Sasse e quindi la Val Corpassa, completando l’attraversata del massiccio; altrimenti si scende per la “Via Normale” (attenzione alla nebbia) raggiungendo ancora il Sentiero Tivan.