Cima del Bancon (2346m)
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E’ stata quotata ma non nominata in tavola IGM Cencenighe Agordino (ed.4-1966) rimane tuttavia una delle più importanti elevazioni dei “Cantoni”. Deve il suo nome alla larga cengia detritica che la attraversa nel versante Sud-Est, il Bancon appunto, uno spallone posto a metà altezza, dal quale si innalza la cima principale. Bancon è una denominazione di uso valligiano, cha ha fatto si di nominarla in tale modo. Questo Bancon preclude alla Cima principale la possibilità di essere considerata una via difficile, perché, sebbene contenga alcuni tratti alpinisticamente importanti, questa cengia consente l’uscita o l’entrata, accorciando della metà la via. La parete orientale che si getta nella Val dei Cantoni è di granlunga più difficile ed interessante, mentre lo spigolo Sud-Est che ben si nota dal Rifugio Vazzoler è uno dei più ardui per questo ancora insoluto, esso presenta roccia costantemente levigata e strapiombante, somigliante alla prua di una nave. Il belvedere che offre la Cima è divertente ed interessante per la vista sia sui Cantoni di Pelsa che sui Cantoni della Busazza; viene panoramicamente considerata migliore rispetto alla Torre Venezia. Fu salita la prima volta da Emilio Comici, Felice Franceschini e Domenico Rudatis che il 04 luglio 1928 raggiunsero la cima per cresta dalla Cima delle Mede. In seguito Ernani Faé, Domenico Rudatis, Furio Bianchet e Giovanni Zorzi la salirono da ovest, il 19 agosto 1931, questa via è da considerare come via normale per raggiungere la cima. Altro itinerario a livello esplorativo interessante è quello percorso da Giovanni Angelini e Franco Vienna il 31 luglio 1934, sempre sul versante ovest. Certamente più complessa è la via aperta dai Lecchesi: Luigi Pozzi, Vittorio Pifferetti e Mario Valvassori nel versante Sud-Sud-Ovest nel agosto 1935, che però non si conosce relazione in merito. Molto difficile e conosciuta è la parte est del Bancon, in particolare la via aperta da Armando Da Roit e Robert Gabriel il 24-25 agosto 1953. Sempre per parete ma nell’estremità meridionale il 2-3-4 dicembre 1968, Giorgio Radaelli, Adriano Trincavalli ed Ezio Molteni arrivando all’altezza del Bancon. La prima salita in invernale è dovuta a Giorgio Radaelli, Achille Massimo e Alberto Dotti nei giorni 18-19-20 febbraio 1967, per parete est.