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Taibon Agordino - Taibon

Agordino > Taibon
    La Chiesa di San Cipriano     
  
La Chiesa è una delle più antiche dell'Agordino, probabilmente esistente già nel 1185, secondo una bolla di Papa Lucio III. La cappella originaria era di dimensioni ridotte con attorno il cimitero e senza campanile: di questo antico oratorio si scorgono alcune pareti e affreschi riaffiorati durante gli ultimi restauri dell'Architetto Marino Baldin, “... l'aula era coperta da capriate alloggiate su un dormiente longitudinale e contro-ventate da solo tavolato su cui ero poste le “scandole” di copertura; era affrescata con motivi che riprendevano il partito architettonico classico...”. Al suo interno aveva 4 altari di legno dedicati uno a “San Gottardo”, un altro asi Santi Giovanni, Fabiano e Sebastiano, il terzo alla Madonna dei Dolori, del 1720 l'altare della Santissima Annunziata, sul quale poi venne collocato (1793) un dipinto di Antonio Novelli di Venezia, in sostituzione dell'antico, trasportato nell'oratorio di Forno Val e opera del pittore Agordino Giovanni Pante (1719). negli affreschi erano presenti “il Martirio di San Sebastiano”, “la Passione di San Cipriano”, “l'Ultima Cena”, “la Caduta dei primi Uomini”, “le Immagini di San Michele, San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista, San Lucano, Sant'Antonio, San Gottardo, San Cipriano e altri Santi. Nel presbiterio “i Quattro Evangelisti”, “i Quattro Dottori della Chiesa”, all'esterno, verso mezzogiorno, una grande figura di San Cristoforo, il protettore dei Viandanti, ancora in parte visibile. (la strada fino ad inizio XX secolo passava davanti alla Chiesa). La forma attuale dell'edificio risale al XV secolo, quando la struttura venne ampliata verso est e l'interno venne adornato con un ciclo di affreschi, nello stesso periodo venne eretto anche il campanile dalla caratteristica forma a bulbo, e la piccola sagrestia.
Con la costruzione della nuova Parrocchiale di Taibon Agordino nel 1943, venne abbandonata, addirittura usata come magazzino. Grazie all'intervento della Soprintendenza ai Monumenti di Venezia e della Curia di Belluno, con l'intercessione del Parroco Don Gino Dal Favero, di Don Ferdinando Tamis e dell'avvocato Nello Ronchi ebbe inizio un lento ma inesorabile recupero di un Monumento affascinante e storico, che ebbe compimento  il 16 settembre 1997 quando la chiesa venne riconsacrata dal Vescovo Pietro Brollo per merito di Don Mario Zanon. L'antico Organo del Callido (ampliato dai fratelli Pugina nel 1862) venne smantellato pezzo per pezzo fatte salve le meccaniche, le canne vennero asportate da alcuni ragazzi e usate per giocare lungo il Cordevole; ad oggi rimangono intatte solo alcune componenti. La facciata si presenta con al centro un bel portale d'ingresso a tutto sesto, di stile rinascimentale, sormontato da una semplice lunetta e da un'apertura di forme rettangolare; sul colmo del tetto di scandole è posta una piccola croce. Il campanile di pregevole fattura presenta due celle, la bassa presenta una bifora per ogni lato mentre quella alta una finestra con arco a tutto sesto, sopra la guglia a bulbo è collocato un angelo, fatto restaurare da Don Mario Zanon (ad oggi, 2024, avrebbe bisogno di nuova manutenzione). Al suo interno è collocato l'Altare Maggiore, in legno intagliato, scolpito, policromato e dorato di Antonio Fioravante Costa, sul quale poggia il tabernacolo, ornato da 8 colonne corinzie tra le quali spiccano le statue dei Santi Cipriano e Cornelio. Sulla pala dell'altare è raffigurata la “Madonna con il bambino, Santa Caterina d'Alessandria e San Cipriano del Paris Bordone del 1540. La Pala molto apprezzata sia dai cultori che dagli abitanti del luogo, nel 1943 venne trasferita nella nuova chiesa assieme a tutto l'Altare, in modo da essere valorizzata e continuare a ricoprire il ruolo di fulcro spirituale dell'intera comunità di Taibon. Purtroppo, nella notte tra il 2 e 3 luglio 1944 dei ladri entrarono nella nuova chiesa e rubarono il suddetto prezioso quadro; alcune settimane dopo venne ritrovato nei pressi del cimitero di Agordo, ma in condizioni deplorevoli: le figure di Santa Elisabetta e San Cipriano erano interamente scomparse; il volto della Madonna era intatto, mentre erano danneggiate le figure di San Cornelio e Santa Caterina. Custodisce inoltre la statua “dell'Addolorata” realizzata da Valentino Panciera Besarel nel 1859; degli affreschi raffiguranti “San Carlo Borromeo di fronte alla Madonna di Loreto” e la “Madonna con bambino in trono tra i Santi Biagio e Cornelio.
  Glossario:
Lesena: consiste in un fusto a pianta rettangolare, appena sporgente dalla parete stessa con relativi capitelli e base. (è decorativo e non portante).
Parasta: è una struttura verticale (pilastro) inglobato in una parete, dalla quale sporge solo leggermente. È un elemento di sostegno della struttura.
Bifora: è divisa verticalmente in due aperture, divise da una colonna o da un pilastrino su cui poggiano due archi, a tutto sesto o acuti.
Metopa: è un elemento architettonico del fregio, consiste in una formella in pietra scolpita a rilievo, solitamente raffigurante un disegno, posta in alternanza ai triglifi.
Triglifi: è un elemento architettonico del fregio, consiste in una formella in pietra, decorata con scanalature verticali (glifi): le 2 scanalature centrali sono uguali, mentre le 2 laterali sono la metà di quelle centrali e messe insieme formano la 3a scanalatura ideale. Da qui il nome triglifo.
Cella: “cella campanaria” si intende la parte alta del campanile dove alloggiano le campane.
Timpano: è la superficie verticale triangolare racchiusa nella cornice del frontone, i cui tre lati si chiamano geison.
Ghimberga: indica un altissimo frontone, appuntito a forma triangolare, spesso traforato e ornato, che ricopre l'arco di una volta o di un apertura in un muro.
Aula: è la porzione che va dalla facciata al presbiterio e può comprendere una o 3 navate normalmente.
Navata: è la suddivisione interna di un edificio per mezzo di colonne o pilastri separati da arcate o architravi.
Presbiterio: è la parte riservata al clero officiante ovvero i presbiteri.
Abside: è la parte terminale della chiesa, può essere a base semicircolare o poligonale.
Paliotto: è la parte anteriore e decorata di un altare.
Ancona: dipinto su tavola o rilievo in marmo o legno, di soggetto religioso, collocato sull'altare. Termine riferito in particolare a opere del gotico e del primo rinascimento.
Testi, ricerche & Fotografie: Dell'Agnola Silvio con Nikon CoolPix P1000
Biblografia:

Le chiese della parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano di Taibon Aogrdino - l.Serafini - F.Vizzutti
Storia dell'Agordino - Ferdinando Tamis
Guida Storico-Alpina di Belluno-Feltre - Ottone Brentari
Guida Insolita alle Dolomiti - Dino DiBona
L'Agordino e le sue Dolomiti - Giorgio Fontanive
TAIBON - G. Fontanive, L. Cadorin - NuoviSentieri Editore

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