Colle Santa Lucia - Còl
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La Leggenda di Santa Lucia
Il capo delle Miniere del Fursil, possedeva anche campi e orti, coltivati a frumento e segale; si accorse che caprioli e cervi rovinavano e mangiavano il suo raccolto. Così una notte, decise di cacciarli di frodo; vide del movimento nel campo e sparò, qualcosa colpì, ma non un animale, bensì un uomo, al quale chiese perdono prima della di lui dipartita. Promise di occuparsi della sua famiglia, per la disperazione scappò a casa propria, e non raccontò niente a nessuno dell'accaduto. Da quel momento, però, l'uomo iniziò ad avere strane visioni vedeva sangue dappertutto, nel cielo, sulle mani, sui vestiti. Un giorno, disperato, tornò sul Colle, luogo dell'incidente: gli apparve Santa Lucia, protettrice della vista, forse invocata dal morto che aveva perdonato l'uomo, la Santa deterse gli occhi dell'uomo, in modo che non avesse più quelle visioni di sangue. In segno di devozione e ringraziamento, l'uomo costruì sul Colle, la Chiesa, appunto di Santa Lucia e il paese prese così il nome di Colle Santa Lucia.


Testi, ricerche: Dell'Agnola Silvio
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Biblografia:
Storia dell'Agordino - Ferdinando Tamis
Guida Storico-Alpina di Belluno-Feltre - Ottone Brentari
Guida Insolita alle Dolomiti - Dino DiBona
L'Agordino e le sue Dolomiti - Giorgio Fontanive